Libro: I LUOGHI E LE OMBRE. Viaggio tra i luoghi abbandonati dagli uomini, abitati dalle anime

SONO PASSATI MOLTI ANNI DA QUANDO L’ULTIMO INQUILINO SE NE È ANDATO E DA ALLORA SI DICE CHE ALTRI OSPITI ABBIANO PRESO A OCCUPARE QUELLE STANZE

L’esplorazione urbana è un’arte dalle mille sfaccettature. Accoglie e attira diverse tipologie di fotografi, ciascuno con le proprie sensibilità e aspettative sui luoghi visitati. Ci sono gli amanti dell’estetica della decadenza, chi cerca l’avventura, chi si dedica alla ricerca territoriale…

Ma dietro l’abbandono, e soprattutto dietro l’abbandono di ville, castelli e abitazioni, si celano spesso storie drammatiche di omicidi, morti violente e tragedie. Strutture che talvolta possono da sé parere sinistre, come chiese ormai sconsacrate o ex ospedali, talvolta sono un apparente tributo alla luce, come antichi palazzi con le mura che ardono al sole… ed ecco che questi luoghi, con le proprie leggende e storie, diventano scrigni magici in cui si cerca il contatto con un altro mondo, non percepibile nel caos degli ambienti urbani e della frenesia quotidiana.

I fotografi di Ascosi Lasciti li hanno visitati e fotografati per noi, e ci raccontano le loro storie.

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Motel Garbage – Albergo abbandonato

Per decenni, le trentacinque stanze, gli ospiti illustri e il panorama senza paragoni hanno fatto sì che quell’albergo-ristorante, acquisisse fama e notorietà.
Ma a distanza di oltre 40 anni, quel che rimane è solo maceria.
Una storia di abbandono cominciata nel 2005, quando la crisi ha costretto i proprietari a chiudere i battenti dell’attività.

Fornace Penna – Archeologia industriale

La fornace Penna ha un glorioso passato ma ebbe una breve vita, nonostante desse lavoro a tanti giovani del luogo e nonostante l’abbondante produzione. Distrutta in un incendio doloso, come orribile contrappasso per una fornace, divenne amica di tutti i bagnanti che d’estate affollano il litorale.

Non solo ponti – Torri Enel Abbandonate

Un eccellenza progettuale abbandonata, queste sono le Torri Morandi a Messina. Un progetto dell’ingegner Riccardo Morandi, lo stesso progettista del tragicamente noto ponte di Genova, che oggi versa nel totale degrado invece d’essere valorizzato in virtù dell’interesse storico che dovrebbe suscitare in quanto primo edificio verticale al mondo costruito in cemento armato precompresso.

Viva la FIBA – Palazzetto sportivo abbandonato

Campionesse d’Italia, campionesse d’Europa ma anche questo non è bastato per evitare l’oblio di un intero palazzetto dello sport. La squadra di pallacanestro femminile qui si allenava e giocava le partite di casa non è riuscita più a iscriversi ai campionati federali e così l’abbandono.

La Giungla Village – Outlet Abbandonato

Sembra una nave da crociera ma è un centro commerciale abbandonato con la giungla nel mezzo. Gigantesco, luminoso e silenzioso come nessuno mai potrebbe immaginare un outlet di queste dimensioni. Vandalizzato, distrutto ma la natura si riappropria dei suoi spazi senza porsi il problema.

Roghudi Vecchio – Calabria

Il borgo abbandonato di Roghudi Vecchio, arroccato nel cuore dell’Aspromonte, mostra segni di vita con alcune case in ristrutturazione. Nonostante il progressivo sfollamento degli abitanti dopo catastrofi meteorologiche, sembra che qualcuno abbia ancora voglia di ritornarvi. Anche la chiesa del borgo è in buone condizioni, ma sembra essere rimasta l’unica.

Orfanelle e cuccìa – Conservatorio abbandonato

In Sicilia, una piccola cittadina turistica nasconde un’istituzione un tempo significativa, l’Ex Conservatorio per Orfani. Fondato nel 1874, il conservatorio ospitò ragazze orfane e povere fino al 1950, garantendo loro sicurezza e preparandole all’età adulta. Oggi, l’edificio, un tempo vivace, si trova in grave rovina, le sue storie passate sono per lo più dimenticate o avvolte nel mistero.

La casa dei gatti del Signor L. – Casa abbandonata

La piccola casa, simile a una “casa della nonna”, accoglie una colonia di gatti. Abbandonata a inizio 2002, la dimora apparteneva al signor L., che è morto in vecchiaia. La casa è ancora piena dei suoi oggetti personali, tra cui lettere mai aperte e vestiti da lavoro. La figlia, dopo problemi matrimoniali, si è trasferita lontano e dopo la morte del padre non è più tornata nella casa di infanzia.

Pentedattilo – Calabria

Un paese ci vuole, non fosse per il gusto di andarsene via. Un paese vuole dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che quando non ci sei resta ad aspettarti.